A. Cipolla, Historia de Alexandro Magno (Vorauer Alexander). Studi sulla costituzione del testo, Verona, Edizioni Fiorini, 2013 («Medioevi. Studi», 16); 368 pp. ISBN 978-88-96419-43-4
L’Alexanderlied di Vorau (Chorherrenstift, Cod. 276, fine XII-inizio XIII secolo) è il centro e il punto di svolta della storia terrena ed escatologica rappresentata dalle opere dell’antologia. Il poemetto (una delle tre recensioni di un testo assegnato al pfaffe Lambrecht, che avrebbe riscritto un perduto modello francese di tal Alberich) si rivela essere la compilazione originale di fonti storiografiche e romanzesche (soprattutto Curzio Rufo, Flavio Giuseppe, Orosio, Giulio Valerio e l’Historia de preliis), contaminate con materiali biblici (Daniele, Libro dei Re, Maccabei) e con le cronache di crociata (Fulcherio di Chartres e Guglielmo di Tiro). Ne risulta un’epica drammatizzata (dove la voce del narratore impersonale commenta l’azione fuori campo): il testo attualizza le tematiche di Terra Santa (dove l’Alessandro di Vorau prevalentemente agisce) con le asseverazioni scritturali (e con un ambiguo ricordo di Apollonio di Tiro) e disegna il protagonista sulla sinopia degli eroi imperiali (troiani e barbarici), muovendosi sul confine tra memoria orale ed erudizione scolastica.
Da Ovidio a Ovidio? L’«Ovide moralisé» in prosa, a cura di A. M. Babbi, Verona, Edizioni Fiorini, 2013 («Medioevi. Studi», 15); X-204 pp. ISBN 978-88-96419-54-3
Contributi di: Anna Maria Babbi, Vladimir Agrigoroaei, Cecilia Cantalupi, Roberta Capelli, Anna Cappellotto, Chiara Concina, Alessia Marchiori, Tobia Zanon.
Tristia. Scritture dall’esilio, a cura di A. M. Babbi e C. Concina, Verona, Edizioni Fiorini, 2013 («Medioevi. Studi», 14); XI-290 pp. ISBN 978-88-96419-53-3
Contributi di: Anna Maria Babbi, Claudio Galderisi, Michelangelo Zaccarello, Lisanna Calvi, Patrizio Tucci, Massimo Natale, Stefano Aloe, Chiara Concina, Massimo Salgaro, Pinar Özütemiz, Giovanni Borriero, Dan Octavian Cepraga, Maria Bulei, Claudia Rosenzweig.
A. M. Babbi, Saggi sui volgarizzamenti francesi della Consolatio Philosophiae, Verona, Edizioni Fiorini, 2010 («Medioevi. Studi», 13); XV-139 pp. ISBN 978-88-96419-20-5
Scritta sotto l’influsso del dialogo platonico, la Consolatio Philosophiae è un serrato scambio di pensieri e di concetti filosofici tra Boezio e la Filosofia. Opera fondamentale per la cultura medievale, deve molto della sua ricezione alla ramificata diffusione effettuata attraverso i volgarizzamenti nelle varie lingue europee. I saggi qui raccolti tentano di tracciare un percorso delle riscritture in antico francese analizzate alla luce delle possibili ‘letture’ del testo boeziano.
Melusine, Atti del Convegno internazionale, Verona, 10-11 novembre 2006, a cura di A. M. Babbi, Verona, Edizioni Fiorini, 2009 («Medioevi. Studi», 12); VII-360 pp. ISBN 88-87082-81-4
Contributi di: Giovanna Angeli, Paola Ambrosi, Anna Maria Babbi, Alvaro Barbieri, Maria Bulei, Roberta Capelli, Adele Cipolla, Chiara Concina, Claudio Galderisi, Laurence Harf-Lancner, Pierre Maréchaux, Silvia Monti, Greta Reggiani, Evanghelia Stead, Jean-Jacques Vincensini, Tobia Zanon.
M. Zaccarello, Reperta. Indagini, recuperi, ritrovamenti di letteratura italiana antica, Verona, Edizioni Fiorini, 2008 («Medioevi. Studi», 11); 438 pp. ISBN 978-88-87082-87-6
I dieci saggi raccolti in questo volume (4 inediti, più premessa e appendice) affrontano un ampio arco cronologico (secc. XIV-XVI), soffermandosi su vari generi e autori (da Dante a G. Della Casa), ma sono accomunati da un momento di recupero o ritrovamento (in collezioni pubbliche o private), e dall’approccio disciplinare, vòlto a indagare il manufatto nelle sue coordinate storiche e materiali oltre che come testimone di un’opera letteraria.
«Le loro prigioni»: scritture dal carcere, Atti del Colloquio internazionale, Verona, 25-28 maggio 2005, a cura di A. M. Babbi e T. Zanon, Verona, Edizioni Fiorini, 2007 («Medioevi. Studi», 10); IX-558 pp. ISBN 88-87082-73-9
Contributi di: Anna Maria Babbi, Roberta Capelli, Fabrizio Cigni, Cinzia De Lotto, Claudio Galderisi, Gilberto Lonardi, Milena Massalongo, Giovanna Massariello Merzagora, Maria Luisa Meneghetti, Silvia Monti, Gianfelice Peron, Nicoletta Pireddu, Andrea Rodighiero, Elena Rondena, Claudia Rosenzweig, Massimo Salgaro, Emanuela Scarpa, Evanghelia Stead, Zeno Verlato, Jean-Jacques Vicensini, Michelangelo Zaccarello, Tobia Zanon, Michel Zink.
R. Capelli, Sull’Escorialense (lat. e.III.23). Problemi e proposte di edizione, Verona, Edizioni Fiorini, 2006 («Medioevi. Studi», 9); VI-154 pp. ISBN 978-88-87082-57-9
Testimone importantissimo e tra i più antichi della lirica italiana delle Origini, studiato da Michele Barbi e Domenico De Robertis per la singolarità della sua posizione stemmatica e l’estravaganza delle sue lezioni soprattutto in rapporto alla produzione lirica dantesca, il manoscritto latino e.III.23 della Real Biblioteca di San Lorenzo dell’Escorial (Madrid, Spagna) è in tutti i sensi un codice “irregolare”, nel senso di atipico e problematico sia a livello esterno/codicologico, sia a livello interno/testuale. Non solo libro-oggetto collettore di varianti, ma anche libro-soggetto, prodotto culturale dinamico frutto di ben precise e significative coordinate geo-cronologiche, l’Escorialense mostra l’utilità dell’edizione integrale. Le riflessioni di questo volume tentano di fornire delle risposte metodologiche e delle soluzioni editoriali ai problemi pratici suscitati dal lavoro sul codice. Dal supporto al contenuto, dalle macro-strutture tematiche alle micro-strutture lessicali, la convergenza multidisciplinare di indagine filologica, linguistica e critica si confronta con questioni di definizione del concetto di genere, canone e autorialità.
F. Zardini - G. Lana, La morte di Ulisse. Riflessioni dall’antico al barocco, Verona, Edizioni Fiorini, 2006 («Medioevi. Studi», 8); 216 pp. ISBN 88-87082-55-3
Gran parte del fascino che la figura di Ulisse esercita ancora oggi è dovuto al mistero che circonda la sua morte. Secondo la tradizione post-omerica l’eroe greco viene ucciso da Telegono, figlio sconosciuto avuto da Circe, che giunto ad Itaca alla ricerca del padre, non riconoscendolo, lo ferisce a morte. Dante invece, nel XXVI canto dell’Inferno, fa perire l’eroe «che desiò del mondo veder troppo» ai limiti della terra che nessun essere umano poteva aver la presunzione di violare.
Testi agiografici e omiletici del medioevo germanico, Atti del XXXII Convegno dell’Associazione Italiana di Filologia Germanica, Verona, 8-10 giugno 2005, a cura di A. Cipolla e M. Nicoli, Verona, Edizioni Fiorini, 2006 («Medioevi. Studi», 7); XI-374 pp. ISBN 88-87082-50-2
Contributi di: Domenico Pezzini, Carla Morini, Dagmar Gottschall, Massimiliano Bampi, Marcello Meli, Loredana Lazzari, Fulvio Ferrari, Claudia Händl, Simona Leopardi, Celestina Dilani, Lorenzo Lozzi Gallo, Simonetta Battista, Chiara Benati.
A. Barbieri, Dal viaggio al libro. Studi sul Milione, Verona, Edizioni Fiorini, 2004 («Medioevi. Studi», 6); VII-320 pp. ISBN 88-87082-34-0
Stratificato e sfuggente, diffratto nella molteplicità caleidoscopica delle sue attestazioni manoscritte e situato al crocevia di generi diversi, il Milione si è imposto come testo paradigmatico nell’immaginario e nella cultura occidentali. Per i lettori comuni, il libro di Marco Polo rappresenta la relazione di viaggio par excellence; per i romanisti, è una delle grandi prose in volgare del XIII secolo; per gli studiosi di ecdotica, assume rilievo esemplare come ‘caso’ particolarmente complesso; per gli orientalisti, costituisce una preziosa fonte storica sull’Impero dei Mongoli e le Indie; per gli antropologi e gli storici delle religioni, infine, si configura come un serbatoio di informazioni sulle usanze sociali, le credenze religiose e le pratiche devozionali delle genti asiatiche. I saggi poliani qui raccolti si aggregano attorno a due centri di interesse: il problema filologico (tempi e modalità della stesura primitiva, proposte stemmatiche, storia della tradizione) e la materia etnografica (percezione e addomesticamento dell’Altro, antitesi endotico vs esotico, categorizzazione delle diversità orientali). La riflessione tocca anche altri temi statutari dell’identità culturale e letteraria del Milione, quali l’ibridismo linguistico, la contaminazione di modelli e registri, l’intreccio di realia ed elementi libreschi nella descrizione dell’Altrove, l’irrequietezza della facies testuale nell’attività rielaborativa di copisti, traduttori e rimaneggiatori.
Rinascite di Ercole, Atti del Convegno internazionale,Verona, 30 maggio-1 giugno 2002, a cura di A. M. Babbi, Verona, Edizioni Fiorini, 2003 («Medioevi. Studi», 5); 528 pp. ISBN 88-87082-21-9
Contributi di: Beatrice Atherton, Keith J. Atkinson, Anna Maria Babbi, Raffaella Bertazzoli, Margareth Bolton-Hall, Pierre Brunel, Maria Caracausi, Fabrizio Cigni, Alessandro Conti, Glynnis M. Cropp, Claudio Galderisi, Marc René Jung, Silvia Longhi, Dominique Orsini, Evanghélia Stead, Cristina Stevanoni, Francesca Zardini, Michel Zink.
Ulisse da Omero a Pascal Quignard, a cura di A. M. Babbi e F. Zardini, Verona, Edizioni Fiorini, 2000 («Medioevi. Studi», 4); 540 pp. ISBN 88-87082-09-X
Contributi di: Guido Avezzù, Anna Maria Babbi, Raffaella Bertazzoli, Piero Boitani, Guglielmo Bottari, Pierre Brunel, Adele Cipolla, Silvia d’Amico, Stefano Genetti, Gilberto Lonardi, Pierre Maréchaux, Sabina Mazzoldi, Marcello Meli, Paola Mildonian, Silvia Monti, Renzo Scarcella, Evanghélia Stead, Cristina Stevanoni, Bianca Tarozzi, Francesca Zardini, Michel Zink.
Le metamorfosi di Orfeo, Atti del Convegno internazionale, Verona, 28-30 maggio 1998, a cura di A. M. Babbi, Verona, Edizioni Fiorini, 2000 («Medioevi. Studi», 3); 352 pp. ISBN 88-87082-03-0
Contributi di: Keith J. Atkinson, Anna Maria Babbi, Valeria Bertolucci Pizzorusso, Pierre Brunel, Stefano Carrai, Jean-Christophe Cavallin, Béatrice Didier, Pierpaolo Fornaio, Regina Grazia Lana Zardini, Gigliola Maggiulli, Pierre Maréchaux, Yves Peyré, Giulia Poggi, Maria Grazia Profeti, Maria Tabaglio, Michel Zink.
Esaurito
M. Tabaglio, Ad cælestem harmoniam. Poesia e musica in Ildegarda di Bingen, Verona, Edizioni Fiorini, 1998 («Medioevi. Studi», 2); 342 pp. ISBN 88-87082-02-2
Un viaggio nella melodia e nella poesia del Medioevo, ma non solo, anche nella teologia, nella scienza della natura e nella medicina medievali, alla ricerca del motivo unificante nell’opera di Ildegarda di Bingen, fragile donna in un mondo di uomini, magistra imperiosa nel mondo degli uomini.
Esaurito
Filologia romanza, filologia germanica: intersezioni e diffrazioni, Atti del Convegno internazionale, Verona, 3-5 aprile 1995, a cura di A. M. Babbi e A. Cipolla, Verona, Edizioni Fiorini, 1997 («Medioevi. Studi», 1); 480 pp. ISBN 88-87082-01-4
Contributi di: Maria Giovanna Arcamone, Anna Maria Babbi, Lidia Bartolucci, Marco Battaglia, Massimo Bonafin, Eugenio Burgio, Adele Cipolla, Michael Dalla Piazza, Claudia Händl, Danielle Maion, Marcello Meli, Maria Vittoria Molinari, Andrea Palermo, René Pérennec, Gianfelice Peron, Antonio Pioletti, Giulio Simone, Erika Timm, Alessandro Zironi.